Durante le indagini sul campo condotte in diverse aree verdi di Roma, volte a confermare dati di presenze storiche relativi agli anfibi e ai rettili e a mappare nuovi siti di interesse conservazionistico, abbiamo fatto una scoperta straordinaria: la presenza del granchio d'acqua dolce Potamon fluviatile all'interno di Villa Doria Pamphilj, uno dei parchi storici più grandi e iconici della città.
Avvistati per la prima volta all'inizio del 2025, questi primi esemplari hanno dato il via a un'intensa attività di ricerca nei mesi successivi. Le nostre indagini hanno confermato l'esistenza di una popolazione diffusa e stabile, che popola due corsi d'acqua artificiali all'interno del parco. Nel più grande dei due corsi d'acqua, abbiamo registrato oltre 250 tane lungo più di un chilometro di corso d'acqua, con la presenza sia di esemplari adulti che giovani, chiara prova di una riproduzione attiva e di una popolazione ancora numerosa.
Parallelamente, abbiamo condotto valutazioni preliminari della comunità di invertebrati acquatici, che si è rivelata relativamente povera di specie, probabilmente a causa della natura fortemente artificiale dell'habitat e della presenza di specie invasive. Tuttavia, sono state registrate otto specie di libellule, tra cui la libellula imperatore (Anax imperator) e la damigella Ischnura elegans, entrambe indicatori di un certo grado di qualità dell'habitat. Queste osservazioni forniscono preziose informazioni sulle condizioni ecologiche del sito e sul suo potenziale per futuri lavori di ripristino.
Questa scoperta è significativa dal punto di vista ecologico. Il Potamon fluviatile, classificato come quasi minacciato (Near Threatened) nella Lista Rossa dell'IUCN e protetto dalle leggi regionali sulla conservazione nel Lazio, è raramente presente in contesti urbani. La sua presenza in un parco urbano così frequentato evidenzia la capacità di adattamento di questa specie ai paesaggi antropizzati e conferma il ruolo degli spazi verdi urbani e periurbani come rifugi fondamentali per la biodiversità.
Tuttavia, la popolazione non è esente da minacce. Tra le pressioni principali figurano la cattiva gestione della vegetazione ripariale, che compromette la stabilità degli argini dei corsi d'acqua, essenziali per la costruzione delle tane dei granchi, ma anche minacce legate al degrado dell'habitat e al disturbo o la predazione diretta ad opera dei cani. Anche la limitata biodiversità acquatica e la presenza di specie aliene invasive suggeriscono e sottolineano la fragilità ecologica del sistema.
Questo studio, tutt'ora in corso, fa parte di un più ampio progetto di ricerca e conservazione incentrato sulla biodiversità nascosta delle aree verdi di Roma. Nei prossimi mesi sarà accompagnato da misure concrete di protezione, tra cui attività di sensibilizzazione, ripristino ecologico e interventi in collaborazione con associazioni locali e gruppi di cittadini che si prendono cura e vivono quotidianamente questi parchi urbani.
Il caso del Potamon fluviatile a Villa Pamphilj ci ricorda come anche in un paesaggio densamente urbanizzato la fauna selvatica persiste, spesso invisibile, e merita la nostra attenzione, ricerca e protezione.